Il Bakery e un brusco risveglio dal sogno play off. Cento passa al Palasport, stoppa a quota 16 la striscia di vittorie consecutive di Piacenza ma, soprattutto, pareggia una serie di semifinale che proseguirà in terra estense domani con Gara 3edomenica con Gara 4. Notte più o meno insonne perché questa è una sconfitta pesante e bruciante. Comunque preventivabile in un play off, soprattutto se ti devi specchiare in una Tramec che ha gestito al meglio la ferita della super rimonta Bakery domenica scorsa.

«NON CERCHIAMO ALIBI, MA L’ASSENZA DI DORDEI...»

«Non è il momento di cercare alibi, ma l’assenza di Dordei si è rivelata pesante per noi». Dante Anconetani, che di play off ne ha visti tantissimi, sa bene che, anche a distanza di sole 48 ore o poco più, può cambiare il mondo:«Cento ha giocato molto bene e gli vanno riconosciuti indubbi meriti. Secondo me questa è la vera finale per vincere il girone A. Reputo la Tramec più attrezzata di Forlì. Detto questo, noi in Gara 2 abbiamo accusato un po’ di stanchezza. Non ho ben capito se più mentale o fisica. Samoggia andava servito un po’ di più e in difesa non siamo stati impeccabili, come invece ci capita di solito» aggiunge il general manager dei biancorossi. «Adesso resettiamo tutto e ripartiamo, con l’obiettivo di andare a Cento per vincere almeno una delle due partite che ci attendono, in modo poi da giocarci Gara 5 a Piacenza, davanti al nostro pubblico». Un pubblico che anche martedì ha risposto alla grandissima: «Aver più o meno confermato in un giorno infrasettimanale la cornice di domenica scorsa significa tanto. Il nostro presidente sta facendo un gran lavoro con la tifoseria e questi sono i risultati. Anche martedì la gente ha spinto al massimo la squadra. Non è bastato, ma nulla ancora è perduto. Ora più che mai dobbiamo ricordarci chi siamo: la formazione che ha vinto la regular season, un organico forte e solido al suo interno. Domani e domenica a Cento ci saranno due grandi occasioni per dimostrarlo una volta di più». Piacenza e Cento di fronte perla quinta volta in questa stagione: quali i margini per gli allenatori d’inventarsi qualcosa di nuovo? Quali i margini per cercare di sorprendere l’avversario? Anconetani precisa: «I due staff tecnici conoscono a memoria le caratteristiche di tutti. Ma secondo me un minimo di spazio per inventare qualcosa che può diventare vincente c’è ancora tutto».

Carlo Danani, Libertà 19/05/2016