Dal cuore del PalaBakery di Piacenza, nasce Spogliatoio Biancorosso. Un’intervista fra campo, aneddoti e curiosità personali ai protagonisti di Bakery Piacenza, direttamente fra le panche dello spogliatoio di coach Giorgio Salvemini.
Emanuele Morvillo è il protagonista del terzo episodio. Appena 20 anni, alla seconda stagione in maglia Bakery è diventato ancora più leader del gruppo biancorosso, in quanto coach Salvemini lo ha nominato capitano.
Un cuore napoletano a Piacenza pronto a dare il massimo per ben figurare di nuovo in Serie B Nazionale.
Qui alcuni dei passaggi chiave della puntata:
Capitano a 20 anni – “È un ruolo che amo. Anche nella scorsa stagione, nonostante fossi fra i più giovani, mi sentivo già leader. Mi piace aiutare i compagni, soprattutto nei momenti difficili”.
Campo e mentalità – “Sono un agonista, vado sempre in campo per vincere. La mia crescita personale passa dall’apporto positivo che posso dare al gruppo. Non mi interessa segnare 20 punti se non sono utili per far vincere la squadra”
Rapporto con coach Salvemini – “A inizio stagione, mi ha chiesto se mi sentissi di diventare capitano e non ci ho pensato due volte. I suoi richiami? A volte duri, ma i giocatori capiscono che sono solo per il loro bene”.
Nato per il basket – “Questo sport è la mia passione fin da piccolissimo. Non sono ancora arrivato da nessuna parte e questa stagione alla Bakery è per me importante per potermi affermare in Serie B Nazionale”
Napoli vs Piacenza – “Napoli è casa mia, quando la lascio poi mi manca tutto. A Piacenza ho trovato un contesto completamente diverso, però mi sono ambientato bene. Anche a livello di cucina: amo gli anolini in brodo. Ma nulla batte la pasta al forno di mia nonna o il ragù di mia madre”
Cuore azzurro – “Sono sempre stato un grande tifoso del Napoli, il giocatore attuale che amo è McTominay, mentre in passato mi sono rimasti nel cuore Cavani e Lavezzi. Il gioco di Spalletti mi faceva impazzire, mentre Conte ha dato tanto come mentalità”
Se non fossi stato un cestista… - “mi sarei inventato un’altra strada. Da poco mi sono iscritto all’università e studio gestione d’impresa. Vedremo che succederà dopo la carriera nel basket, sperando che sia tanto lunga”.