Bakery Piacenza 89 – 80 Orasì Ravenna (17-17; 32-35; 51-50; 69-69; 76-76)
Piacenza: Castelli 19, Green 17, Orlandi NE, Perego 11, Cassar NE, Guerra NE, Pederzini 14, Crosariol 12, Pastore 3, Voskuil 13, Bracchi NE, Buffo NE. All. Di Carlo
Ravenna: Tartamella NE, Hairston 17, Smith 28, Montano 12, Jurkatamm 3, Cardillo 11, Masciadri 4, Rubbini, Seck NE, Gandini, Baldassi NE, Laganà 5. All. Mazzon
La Bakery si fa regalo di fine anno e dopo due overtime tiratissimi, può aver ragione di Ravenna. Nella solita cornice del palazzetto biancorosso, i ragazzi di coach Di Carlo sono encomiabili per intensità e portano a casa due punti vitali. Sei doppie cifre al 50’.
Inizia forte la Bakery che con un Castelli formato realizzatore trova il +7, sul 9-2. Coach Mazzon chiama immediatamente timeout e, dalla panchina, oltre al cambio Montano per Laganà esce una Ravenna con tutt’altra faccia. Hairtson e Montano ricuciono, mentre Smith trova il primo vantaggio sull’11-12. L’equilibrio regna sovrano e il parziale va in archivio sul 17-17.
Il secondo parziale si apre nel segno dei giallorossi ospiti, con il solito Smith e un buonissimo Cardillo costruiscono il primo +5, sul 17-22. I biancorossi non si perdono d’animo e con i punti di capitan Perego in uscita dalla panchina rientrano a -1. Hairston e Jurkatamm strappano ancora, ma Pederzini e Voskuil normalizzano il tutto e, a metà partita, permettono un vantaggio di soli 3 punti ai ravennati.
La ripresa dopo la pausa è di marca ampiamente biancorossa. La truppa targata Piacenza torna in campo con una super difesa e Ravenna vede le percentuali crollare (dal 49 al 42%). Trovato il -5 Mazzon chiama pausa e chiede ai soliti Hairston e Smith di rimettere le cose a posto. Una tripla di Montano e una tripla di Voskuil non fanno altro che accrescere il pathos per il 4o periodo.
L’ultimo parziale è una perfetta foto del match. La Bakery con un Perego superlativo sommato ad un solido Pederzini scappa sul +5 e sembra poter prendere il controllo la partita. Ravenna lascia sfogare e, con i soliti due americani coadiuvati da Cardillo, rientra nel match. I liberi nel finale dipingono bene la tensione che si respira. Nessuno trova un tiro pulito e al PalaBakery arriva il primo tempo supplementare.
Con i giocatori stremati sul parquet, l’overtime è una guerra di nervi. Una guerra che vede le doppie cifre levitare fino 10 complessive. I tiri liberi la fanno da padrone, e caso vuole che ancora una volta non ci sia una padrona. Secondo overtime.
Il secondo supplementare è terra di campioni veri, e a questa descrizione corrisponde Marques Green. Il play nonostante 50 minuti sul parquet trova due bombe consecutive che di fatto regalano a Piacenza il quinto successo stagionale.