Dal cuore del PalaBakery di Piacenza, nasce Spogliatoio Biancorosso. Un’intervista fra campoaneddoti e curiosità personali ai protagonisti di Bakery Piacenza, direttamente fra le panche dello spogliatoio di coach Giorgio Salvemini.

Ottavo episodio dedicato a Filippo Banella, classe 2007 alla prima stagione in maglia Bakery. Sulle note di Drake e Gunna, lo studente del liceo Respighi si racconta come un ingegnere mancato, ma anche come giovane cestista che prova a farsi strada fra i grandi.

Spogliatoio Biancorosso, da un’idea di Paolo Borella e Astrid Agosti.

Nuove sfide in Emilia – “Da quattro anni sono in Emilia-Romagna, compresa l’ultima esperienza alla Fulgor Fidenza. L’approccio al mondo Bakery è stato ottimo, dai più esperti ai più giovani, compresi Korlatovic, Morvillo, Borriello e Dore, con cui condivido l’appartamento”.

Serie B Nazionale – “All’inizio, è stato un po’ difficile adattarsi, ma essere già stato nel contesto di una Serie B Nazionale con Fidenza mi ha sicuramente aiutato. Provo a lavorare bene, per ottenere più minuti e guadagnare la fiducia del coach”.

Obiettivo personale – “Dare il mio contributo alla prima squadra e al percorso positivo che ha intrapreso la società, legato ai giovani. Mentre con l’Under 19 Gold, dove ho un ruolo molto più centrale, abbiamo la possibilità di raggiungere le finali nazionali. In generale voglio continuare a divertirmi e provare ad arrivare più in alto possibile, facendo del basket il mio lavoro”.

Banella studente – “Frequento il liceo scientifico tradizionale al Respighi. Sono all’ultimo anno e mi trovo bene, anche i professori capiscono bene gli impegni fra prima squadra e Under 19 Gold, con trasferte durante la settimana. Questo supporto mi ha agevolato molto, anche come studente il mio rendimento è positivo”.

Fuori dal campo – “Amo la musica, l’estate scorsa sono stato al concerto di Drake con il mio ex compagno di squadra a Fidenza, Edoardo Cortese. Ascolto sempre qualcosa: da quando mi incammino verso scuola fino al prepartita per caricarmi. Prima del match, sono molto scaramantico e nella mia playlist non manca mai ‘on one tonight’ di Gunna”.

Il sostegno della mia famiglia – “Indosso sempre questa collana, identica a quella di mia madre e dei miei nonni della parte della famiglia di La Spezia, sempre presenti alle mie partite

Se non fossi stato cestista… Forse avrei seguito la parte romana della famiglia, quella di mio padre che è ingegnere. Meglio aver trovato una strada nel basket, ma chissà, forse dopo la carriera cestistica avrò tempo per l’università e per andare in quella direzione”.