La scheda di Edoardo Pescatori
Data di nascita: 30 luglio 2006
Città: Cortemaggiore
Scuola: Liceo scientifico Respighi
Squadra: Under 19 Gold
Ruolo: Play
Allora Edoardo, iniziamo dalla tua passione: il basket. Come ha avuto inizio?
«La mia esperienza con il basket è iniziata a Cortemaggiore, dove ho mosso i primi passi già all’età di cinque anni. Presto - ha confermato il play biancorosso - questo sport è diventato una parte fondamentale della mia vita. La passione me l’ha trasmessa mio papà, che mi ha fatto conoscere e amare la pallacanestro fin da piccolo. Da quel momento non ho mai smesso di giocare; il basket è diventato per me un modo per esprimermi e crescere».
Vieni da una stagione molto impegnativa, addirittura con tre squadre diverse!
«Quest’anno ho avuto la fortuna di vivere un’esperienza con la Bakery Piacenza e il Piacenza Basket Club, partecipando a ben tre campionati diversi. Ogni gruppo con cui ho giocato mi ha lasciato qualcosa di importante: mi ha aiutato a migliorare non solo come giocatore, ma anche come persona».
Quando sei stato chiamato per essere aggregato alla prima squadra?
«Ricordo perfettamente il giorno in cui sono stato aggregato alla Serie B. Era il giorno del mio compleanno e ho ricevuto una chiamata che non dimenticherò mai. All’inizio non ci credevo - ha raccontato Pescatori -, era tutto troppo bello per essere vero. È stata la mia prima vera esperienza in un contesto professionistico. Vedere da vicino come lavorano atleti che fanno del basket il loro mestiere è stato davvero formativo. Ho imparato molto semplicemente osservando, ascoltando, vivendo quel mondo».
Non solo la Serie B, anche Dr1 e soprattutto U19 Gold, percorsi di crescita!
«Oltre alla Serie B, ho fatto parte anche del gruppo della Divisione Regionale 1, un altro percorso molto importante per me. In particolare, grazie all’esempio di giocatori come Massari, sono cresciuto molto come playmaker. La sua guida e la sua esperienza sono state fondamentali per farmi acquisire più consapevolezza in campo. E poi il gruppo Under 19 allenato da coach Alessandro Bernini, che ha lavorato tantissimo con me sui fondamentali tecnici e di squadra. È grazie a questo lavoro se oggi mi sento più pronto ad affrontare le prossime stagioni, stavolta da giocatore senior».


Veniamo alla maturità, dove ovviamente la pallacanestro non poteva mancare?
«Alla maturità ho deciso di portare il Pcto “Atleti di alto livello”, raccontando nel dettaglio la mia stagione: come sono stato chiamato in Serie B, il mio percorso nella Divisione Regionale 1 e nel gruppo Under 19. Ho parlato dei punti di forza che ho sviluppato nel corso dell’anno, come la visione di gioco e la gestione del materiale da studiare, ma anche dei punti di debolezza - ha sottolineato il giocatore piacentino - su cui ho dovuto lavorare, soprattutto a livello mentale e organizzativo. Collegare questi aspetti con lo studio mi ha fatto capire quanto sia importante sapersi gestire e quanto il miglioramento in campo passi anche dalla capacità di conciliare sport e scuola. Portare questo progetto alla maturità è stato per me un modo per raccontare non solo la mia crescita sportiva, ma anche il percorso umano che ho fatto grazie al basket. Perché alla fine, questa non è solo una passione».
Questa stagione ha richiesto anche tanto sacrificio e impegno?
«Durante questa stagione ho affrontato anche un infortunio: uno strappo alla gamba che mi ha costretto a fermarmi. È stato un momento difficile, ma grazie al supporto della squadra e al lavoro del preparatore fisico sono riuscito a superarlo. Anzi, ho cercato di trasformarlo in un’opportunità: approfittando della pausa forzata, ho lavorato molto sul fisico e sulla parte superiore del corpo, migliorando così anche da un punto di vista atletico».
Lo sport è una parte fondamentale della tua vita?
«Anche nel tempo libero, quando non avevo da studiare o allenarmi, i miei hobby sono sempre rimasti legati allo sport. Mi piace molto giocare a tennis, una passione che coltivo ogni volta che ne ho l’occasione. È uno sport che mi diverte e allo stesso tempo mi aiuta a migliorare coordinazione, reattività e concentrazione. Quando posso, pratico anche altri sport per tenermi in movimento e staccare un po’, sempre con l’idea di fare qualcosa che mi faccia stare bene fisicamente e mentalmente».
Ti hanno decretato maturo, e adesso?
«Nei prossimi anni studierò Economia, Marketing and Management all’Università Cattolica di Piacenza - ha concluso Pescatori -, sempre e comunque continuando a giocare a basket».
Ufficio Stampa
Bakery Basket Piacenza
Giovanni Bocciero
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