Il Bakery resta in piedi anche di fronte alla tempesta di San Miniato, rimane seconda forza del campionato dietro al Cecina, infilando la terza vittoria consecutiva, confermandosi imbattuto sul campo, sconfitto soltanto dalla sentenza del giudice sportivo in seguito alla vicenda tabelloni nell’incontro con Forlì. Tante bellezze assortite, insomma. Ma ci vuole ben altro che esaltare Stefano Bizzozi, uomo di profonda esperienza, sempre molto attento a mantenere equilibrio e derivati.

Novembre non può essere il mese dei trionfalismi. Ma questo non impedisce all’allenatore di elogiare i suoi ragazzi: «Un gruppo unito, che lavora seriamente in ogni allenamento. Sul piano dell’applicazione non potrei chiedere di più» spiega iltecnico veneziano, senz’altro compiaciuto quando gli si fa notare che nessun Bakery negli ultimi anni era uscito dal blocco di partenza in una maniera così positiva. «Però ho il timore di sottovalutare questo campionato - confessa Bizzozi - Vincere fa piacere, specie su un campo così difficile come quello di San Miniato. Ma il mio compito è mantenere sempre alto il grado di concentrazione, soprattutto in un periodo come questo dove tutti gli sforzi devono essere indirizzati ad irrobustire il gruppo e le sue convinzioni. Senza guardare la classifica, la nostra strada è ancora molto lunga». Il rammarico per non avere a disposizione Luigi Dordei adesso si somma a quello dell’assenza di Fabio Cuccarese, finiti entrambi in infermeria. «Ritagliare minuti a un giovane come Cuccarese era un grande motivo di soddisfazione. Aspettiamo Fabio al più presto per riprendere il cammino fin qui svolto insieme». Questo Bakery capace di adattarsi a qualsiasi avversario e di sfinirlo col suo basket produttivo piace sempre di più al suo allenatore. Che però precisa: «Di cose da migliorare ne rimangono molte. Dobbiamo crescere in coesione difensiva, dobbiamo diventare più bravi a legare piccoli e lunghi in difesa». Situazioni fisiologiche, insomma, quando il gruppo è nuovo di zecca. Un gruppo che ha impattato sul campionato in maniera soddisfacente. L’ultima prova, domenica scorsa, uscendo vincitore: «Da una partita dura, dando una prova di carattere di fronte ad un avversario che difende davvero bene». Bizzozi non si meraviglia di nulla: «Mi aspettavo tutte queste risposte positive da parte della squadra perchè, in estate, erano state fatte valutazioni prima di tutto sulle persone e poi sui giocatori. Nel corso delle prossime settimane potrebbero esserci dei momenti meno felici di questo, ma anche se così sarà, le qualità di queste persone senz’altro non cambieranno». Una garanzia assoluta, insomma, che Bizzozi si sente di avere in tasca, che verrà buona quando la stagione diventerà davvero bollente. Intanto, bisogna sempre conciliare l’euforia del momento e un’imprescindibile volontà di crescita. L’impressione è che chiunque, in questo contesto, abbia un ruolo ben preciso, indipendentemente dai minuti che gioca. Un ruolo compreso, metabolizzato. «L’esperienza di Soragna e Meschino - chiude Bizzozi - è preziosa. Come è prezioso l’entusiasmo di chi ha qualche anno in meno. Il nostro obiettivo è quello di aggiungere qualcosa in ogni allenamento». Bakery, insomma, avanti a fari spenti. Senza strombazzare chissà che cosa.Con la speranza che il bello debba ancora venire. Intanto, però, la vita già così non è affatto male.

Carlo Danani su Libertà del 3 Novembre 2015