22.11.2013 18:19
La figura dell’assistente del capo allenatore ha un ruolo particolarmente importante nel mondo del Basket. Vive di fatto in simbiosi con il capo allenatore, preparando allenamenti e partite insieme oltre a studiare gli avversari con particolare precisione. Alla fine la decisione è quella di Coppeta, ma il ruolo di Simone Zamboni è un ruolo veramente strategico e centrale nella formazione senior Bakery. Come potresti definire con un aggettivo Coppeta?
“Sicuramente "lavoratore". Credo di non esagerare dicendo che Claudio è al centro del nostro progetto. Oltre all'aspetto importantissimo della responsabilità diretta sulla prima squadra, cura gli aspetti tecnici e organizzativi di tutto il nostro settore giovanile, che dal minibasket in su è in forte crescita. E' sicuramente un punto di riferimento importante per tutti gli istruttori del settore giovanile. Questo, detto così, non sembra tanto, ma tra riunioni, allenamenti, preparazione degli eventi e partite giovanili, gli vedo passare in palestra intere giornate”
Ripensando alla fortitudo, troppo forti loro oppure la tua Bakery poteva fare di più'?
“Incontravamo una squadra decisamente attrezzata, con cinque giocatori come De Min, Spizzichini, Pederzini, Caroldi e Venturelli tutti provenienti dalla DNA. Abbiamo giocato una partita ottima dal mio punto di vista, limitando la regia di Caroldi e riuscendo a togliere l'area ai loro lunghi atipici, in alcune situazioni che avevamo studiato al video. Purtroppo non è bastato, ma la squadra credo abbia dato davvero tutto in termini di energia e intensità”.
Cosa e' mancato quindi?
“La lucidità di leggere le situazioni offensive nell'ultimo periodo e soprattutto l'applicazione dei particolari nella fase difensiva. Siamo andati in difficoltà contro la loro zona, muovendo troppo poco la palla nei minuti finali e non coinvolgendo più i lunghi. Difensivamente ci siamo perduti troppo spesso sul loro pick&roll e subìto l'atleticità di Sabatini. Dobbiamo fare meglio in futuro, soprattutto nelle fasi decisive della partita”
2 vittorie su 7 partite, un percorso sicuramente non all'altezza delle attese. Come mai?
“Qualsiasi mia risposta potrebbe essere intesa come un alibi, anche se non è mia intenzione trovarne. Siamo tutti coscienti che ci si aspettava di più da noi. Di certo guardando l'attuale classifica e il calendario delle nostre prime sette partite, è curioso il fatto che abbiamo incontrato già quattro delle prime sei in graduatoria e domenica andiamo in trasferta a Tortona che è seconda. Se non le più forti, abbiamo di certo incontrato squadre in forma e ben attrezzate. A livello tecnico sicuramente ha inciso l'aver dovuto fare a meno per lungo tempo di un giocatore importante come Rombaldoni. Ma prestazioni sottotono come quella di Empoli o Castelfiorentino non sono comunque accettabili."
In uscita Antonini, entra Gasparin. Come puo' cambiare la squadra?
“Sono certo che Antonini col tempo sarebbe diventato molto importante per noi, nonostante la giovane età. Il lavoro su di lui era di prospettiva, nel senso che una sua crescita sarebbe equivalsa sicuramente a una crescita per tutta la squadra. Con Gasparin il discorso è completamente diverso, lui è un giocatore che ha già alle spalle esperienze importanti, è già esperto della categoria e sono sicuro che sarà molto importante per noi da subito”
Tortona, l'anno scorso fu una delle più' belle partite di piacenza. Come si possono battere?
“Partendo da una prova difensiva di grosso spessore, limitando i loro leaders Samoggia, Vitali, Venuto e togliendo l'area a Rotondo. Ricercando quei piccoli particolari che ci sono mancati contro la Fortitudo e che possono fare davvero la differenza. Non a caso la scorsa stagione tenemmo Tortona a quota 55 punti segnati e vincemmo”
Chi secondo te puo' essere l'uomo decisivo della partita?
“Solo giocando da vera squadra possiamo violare un campo difficilissimo come quello di Tortona. Non saprei su chi scommettere, ma sono certo che se tutti porteremo il nostro mattoncino e lavoreremo di squadra, potremmo portare a casa due punti importanti”
Palla a due a Tortona domenica 24 alle ore 18.00.
LA PALLACANESTRO PIACENTINA INGAGGIA GASPARIN
La Pallacanestro Piacentina comunica d'aver raggiunto un accordo con l'atleta Giovanni Gasparin, playmaker proveniente dal Basket Rimini Crabs.
"Ero a Rimini ma mi stavo guardando attorno in caso di un offerta da una Società che avesse maggiori ambizioni, non appena mi è arrivata la proposta da Piacenza ho accettato subito, conoscendo quali sono gli obiettivi e le possibilità di questa società", sono le prime parole in biancorosso di Gasparin, che così si presenta: "Sono un playmaker che all'occorrenza può giocare anche guardia, anche se il mio obiettivo principale resta prima quello di mettere in ritmo i miei compagni, poi eventualmente se serve so cercare soluzioni personali. Credo comunque che l'aspetto principale del mio gioco sia la difesa". Arrivato a Piacenza, com'è stato l'inserimento in squadra in questi primi allenamenti? "Piuttosto semplice, conoscevo già diversi giocatori: Rombaldoni più che altro di fama, poi Garofalo, contro cui ho già giocato diverse volte. Infine conosco ormai bene Mauro Bonaiuti, che lo scorso anno si stava allenando con me a Bologna prima di venire proprio qui a Piacenza." Ora arrivi in una squadra partita con i favori del pronostico e che ora si trova già a faticare, visto il bilancio di 2 vittorie a fronte di 5 sconfitte. Cosa ritieni di poter dare in campo e fuori? "E' ancora presto per tirare le somme, dato che le prime in classifica sono a soli 6 punti di distanza, però ciò che mi è sembrato più mancare a questa squadra è l'entusiasmo. Spero di riuscire a portarne un po', insieme ad un maggior equilibrio tra attacco e difesa. Poi qualunque cosa mi si chieda di fare in campo sarà fatta". CURRICULUM: Giovanni Gasparin Nato a Azignano (Vi) il 09/01/1991 Altezza: 190cm Ruolo: Playmaker Giovanili: Crabs Rimini 2009/2010: Crabs Rimini (L2) 2010-2011: Crabs Rimini (L2) 2011-2012: Crabs Rimini (DNB) 2012-2013: Biancoblu Bologna (L2) 2013: Crabs Rimini (DNB)