Undici partite alla fine sono ancora tante, ma Roseto (palla a due domenica ore 18.00) è una tappa da non sbagliare. Già perché la squadra abruzzese è una delle quattro formazioni a pari punti che precede la formazione biancorossa ed è quindi uno degli obiettivi più raggiungibili. I 6 punti di distacco non consentono molte alternative se non quella di vincere per avvicinarsi e dare un messaggio a tutto il campionato. “Roseto per noi è come una finale, ossia una partita che non ha alternative alla vittoria – ammette capitan Rombaldoni -. Una partita da giocare lasciando sul parquet tutte le energie fisiche e mentali perché solo cosi possiamo riuscire ad ottenere la vittoria”. Una vittoria con qualsiasi scarto vi permetterebbe di avere anche il vantaggio del confronto diretto con Roseto. “Diventa ovviamente un aspetto secondario, ma nel caso di vittoria vorrebbe dire poterci permettere di arrivare alla fine del torneo anche pari a Roseto per essere davanti. In ogni modo credo che il nostro obiettivo debba essere solo quello di portare a casa la vittoria senza pensare ad altro”. Si parlava di lasciare tutte le energie sul campo, aspetto che nella “nuova” Bakery in qualche occasione è mancato? “Il fatto di aver perso 3 gare di venti punti non dimostra che questa squadra abbia mancato di intensità, ma solamente di essere cambiata talmente tanto che aveva bisogno di tempo per assestarsi. Perdere di 2 o di 20 cambia poco, ma tutti noi sapevamo di aver necessità di tempo”. La partita contro Ferrara ha dimostrato che la squadra è in crescita. “Assolutamente, Ferrara è una delle squadra più forti del torneo ed il fatto di aver giocato una partita alla pari dimostra che siamo vicini ad essere non solo buoni giocatori ma una squadra somma delle qualità di questi singoli”. A che punto pensi che sia la Pallacanestro Piacentina? “Difficile da dire fino a quando non si scende in campo. Ci stiamo allenando bene ed ora dobbiamo dimostrarlo in campo”. Quanto è cambiata questa Bakery? “Tanto, siamo qualitativamente più forti, ma non basta per vincere le partite. Perché ovviamente per vincere le partite ci vogliono qualità, cuore e condizione atletica. Solo un mix equilibrato di queste tre caratteristiche ti permette di essere competitivo. Ora ci stiamo avvicinando a questo”. Se dovessi descrivere questa squadra con un aggettivo, come la definiresti? “Una squadra camaleontica, capace di adeguarsi alle caratteristiche degli avversari”. Con l’arrivo di Becirovic e Zizic anche il tuo ruolo è cambiato all’interno della squadra. Da unico leader ad una condivisione. Come è stato? “Beh il fatto che siano arrivati due giocatori di tale calibro non poteva che rendermi contento visto che ci permettevano di diventare più competivi. Sapevo che avrebbero cambiato equilibri e magari costretto qualcuno a lasciare il gruppo ma era necessario per rendere la squadra più forte. Ho cercato di ragionare da capitano pensando alla squadra ed agli equilibri e cercando di aiutare i nuovi”. FLASH SU RADIO SOUND Interventi in diretta da Roseto durante la trasmissione di Radio Sound Sound e Sport a cura di Luca De Micheli . TIFOSI AL SEGUITO Anche a Roseto, Coppeta e soci saranno seguiti da un gruppo di tifosi biancorossi.
"Roseto-Piacenza, come una finale!", parola di capitano
30.01.2015 12:08