12.10.2014 22:11
ANDREA COSTA IMOLA 88–71 BAKERY PIACENZA (19-11, 29-24, 20-18, 20-18)
Andrea Costa Imola: Bushati 8, De Nicolao, Maganza 15, Prato 14, Bartolucci 2, Anderson 23, Guazzaloca, Hassan 7, Preti 2, Perry 17. All. Ticchi
Bakery Piacenza: Rombaldoni 4, Galli, Stefanini 1, Sorokas 16, Gasparin, Italiano 8, Rossetti 1, Mazzocchi, Infante 19, Hill 22. All. Coppeta
Dopo la sconfitta casalinga maturata contro la Bawer Matera, per la Bakery Piacenza l’appuntamento di Imola rappresenta un’importante occasione per cercare riscatto. Coppeta stesso in settimana aveva dichiarato di aspettarsi una prestazione importante da parte dei suoi ragazzi. Davanti ad una buona cornice di pubblico, compreso un pullman di piacentini accorsi a sostenere i propri beniamini, inizia il match con il quintetto base piacentino formato da Gasparin, Hill, Rombaldoni, Sorokas e Infante, cui risponde Imola con De Nicolao, Maganza, Prato, Anderson e Perry.
Il primo canestro è segnato da Patricio Prato. Sul 4-0, è Sorokas a sbloccare il punteggio. Ancora Maganza, nell’attacco successivo Hill si guadagna due liberi (6-4). Anderson segna la tripla dell’11-4. Coppeta prova ad affidarsi al quintetto alto: entra Rossetti, esce Gasparin. Hill segna dalla media. Italiano realizza 1/2 dalla lunetta, tenendo aperto il mini-parziale, chiuso dalla tripla di Prato. A 6” dalla fine Gasparin è costretto ad uscire dopo aver subito un colpo al gomito. Si chiude il primo quarto sul 19-11 per i padroni di casa.
Il secondo quarto si apre con un alley oop per Imola, ora sul +10. Infante segna, subendo anche il fallo di Bartolucci (21-14). Imola alza il pressing difensivo, che inizialmente spiazza i biancorossi, costretti a due palle perse. Rombaldoni supera la prima linea difensiva, lanciando Infante per la schiacciata. E’ sempre Infante a riportare, con il suo nono punto, la Bakery sotto la doppia cifra di svantaggio. Coppeta abbassa il quintetto, lasciando Sorokas da pivot e Rossetti da “4”: il lituano può sfruttare la propria velocità per segnare dal post basso. Nell’altra metà campo si scalda però Anderson, con due triple consecutive (36-25). Anderson raggiunge quota 14 personali, portando i suoi sul 40-28 e costringendo coach Coppeta a chiamare timeout. Sorokas realizza nuovamente dal post basso: sono 8 i punti personali (40-31). Anderson è inarrestabile, e solo Sorokas (già in doppia cifra) smuove il punteggio piacentino: 48-35 il punteggio finale del primo tempo.
I primi secondi del secondo tempo ricalcano l’andamento dei primi 20’, con Imola molto più reattiva e aggressiva: dopo soli 30” Coppeta è costretto a chiamare timeout sul 52-35. I risultati sono immediati: Infante prima, Hill due volte da 3 poi, accorciano il divario a 9 lunghezze. Con un grande assist dietro alla schiena, Rombaldoni trova Infante sotto canestro per il 52-45. Piacenza ora è decisamente in partita, nonostante continui lo show offensivo di Anderson. Sorokas conduce magistralmente il contropiede, lasciando a Infante i due punti: la Bakery è ora a -6. Due ingenuità difensive consegnano agli imolesi il nuovo +10. Infante commette il suo quarto fallo ed è pertanto costretto a lasciare spazio a Rossetti. Perry trova una tripla impossibile allo scadere del tempo, portando i padroni di casa sul +15 (68-53).
Imola non trova la via del canestro per 3’30”, concedendo ai biancorossi di coach Coppeta di ritornare a -11. Italiano commette il suo quinto fallo, lasciando il campo a 6’ dalla fine. Rombaldoni segna i suoi primi punti, rispondendo alla tripla di Prato. Piacenza ora mette in campo una zona 2-3, ben punita però da Imola. Hill segna nuovamente 2 triple, per lui sono 22 i punti personali. Imola però continua la propria partita offensiva, trovando i punti per ritornare a +17. Cala il sipario sul match, chiuso 88-71 in favore dell’Andrea Costa.
Per Piacenza pesante l’assenza di Gasparin, costretto a lasciare il campo nel primo quarto. Ora per la squadra del presidente Beccari un impegno molto difficile, quello casalingo di mercoledì 15 contro la Paffoni Omegna. L’obiettivo è quello di riscattarsi dopo una partenza difficile