Dal cuore del PalaBakery di Piacenza, nasce Spogliatoio Biancorosso. Un’intervista fra campo, aneddoti e curiosità personali ai protagonisti di Bakery Piacenza, direttamente fra le panche dello spogliatoio di coach Giorgio Salvemini.
Quinta puntata dedicata a Luca Giannone, 22 anni, per la prima volta lontano dalla sua Empoli per giocarsi le proprie chance in Serie B Nazionale. Fiero delle sue origini toscane, il classe 2003 sa svelare il meglio di sé solo per chi va oltre la superficie, come gli amati libri gialli. E guai a cercarlo sui social…
Il salto “tardivo” - “Ho lasciato la mia Empoli solo quest’estate. Molti giocatori, nel basket, lo fanno fin dal settore giovanile o comunque prima. Ma nonostante qualche timore iniziale, a Piacenza ho trovato un ambiente tranquillo e familiare”
Sesto uomo - “Mi trovo a metà strada fra i giovanissimi e gli esperti, ma sto bene con entrambi perché c’è tanta disponibilità. Io sesto uomo? Partire dalla panchina mi piace tanto, cerco di entrare con la giusta energia e dare il mio contributo in ogni modo”
Ragazzo riservato - “In campo posso sembrare un robottino, ma solo perché sono molto concentrato sul fare le cose giuste. Nella vita di tutti i giorni, invece, scherzo con amici e compagni, che mi prendono sempre in giro per il mio accento toscano!”
Stop ai social - “Avevo Instagram, poi un anno e mezzo fa ho deciso di chiudere il profilo perché non voglio essere schiavo del telefono e dei social. Mi sento meglio, mi apro di più e mi godo i piccoli dettagli della vita”
Passione per i libri gialli - “Mi sono appassionato alla lettura durante le scuole superiori, obbligato da una professoressa. Da lì però è scattato qualcosa e ora leggo in ogni momento libero, soprattutto i libri gialli o quelli psicologici sulla mente umana”
Staccare la spina - “Lontano da allenamenti e partite, guardo poco basket. Preferisco il calcio: tifo l’Empoli e anche la Juventus. Sfida fra le due? Sostengo l’Empoli, la squadra di casa mia”
Se non fossi stato un cestista… “intanto studio scienze motorie, in estate dovrei laurearmi. Spero che questo percorso mi porti a fare l’insegnante nelle scuole, più che altro per avere un rapporto diretto con gli studenti. Intanto, sono un preparatore atletico certificato e quindi la strada è tracciata e legata allo sport”.