La scheda di Leonardo Padrini
Data di nascita: 30 marzo 2011
Città: Rivergaro
Scuola: Ic Vittorio Alfieri
Squadra: Under 14 Gold
Ruolo: Ala
Ciao Leonardo. Iniziamo dalla tua ultima esperienza, con la selezione dell'Emilia Romagna al XIII° memorial Fabbri di Rimini, manifestazione che avete vinto battendo in finale la Lombardia 97-64. Un percorso netto, 5 partite e 5 vittorie, per te 15 punti totali, come è stato?
«All’inizio dell'esperienza avevo un po’ d’ansia perché non sapevo chi fossero i miei compagni e anche perché non sapevo se le altre squadre erano forti. La prima partita che abbiamo disputato è stato difficile giocare in squadra perché non conoscevo nessuno. Dopo quella gara, però, abbiamo iniziato a passarci la palla tante volte, creando così azioni in contropiede. È stato molto bello confrontarci contro altre squadre e abbiamo capito che dobbiamo migliorare e ci dobbiamo impegnare per raggiungere i nostri sogni e obiettivi».
Ma quando hai iniziato a giocare a basket?
«Ho iniziato a giocare a basket quando avevo 6 anni, nel River Basket, la squadra del mio paese. Ho avuto la fortuna di incontrare Rhita Mountassir (mamma di Zakaria El Agbani, ndr) come allenatrice, che mi ha trasmesso la passione per questo sport. Vicino casa mia c’è anche il campetto dove vado spesso con mio papà a fare qualche tiro. A volte trovo anche dei ragazzi più grandi e giochiamo tutti insieme».
Cosa ti piace fare nel tempo libero?
«Nel tempo libero mi piace andare in mountain bike, ed anche giocare con i videogiochi».
Cosa vorresti fare da grande?
«Sto frequentando la terza media e presto dovrò scegliere la scuola superiore. Vorrei iscrivermi all’Istituto tecnico agrario perché mi piacciono gli animali, la natura e da grande mi piacerebbe fare un lavoro che mi permetta di stare all’aria aperta».
Il sogno nel cassetto?
«Intanto il sogno nel cassetto di diventare un bravo giocatore professionista rimane e mi accompagna ogni giorno. Voglio continuare su questa strada e so che devo migliorare ancora molto».
Vai al campetto a giocare con tuo papà, anche lui grande tifoso?
«Anche a mio papà piace molto il basket e insieme alla tv seguiamo la serie A. Ci piace però anche guardare i video dei giocatori Nba più forti della storia e commentare le loro azioni. Sono degli atleti eccezionali dal grande Michael Jordan a LeBron James, da Kobe Bryant a Kareem Abdul-Jabbar con il suo leggendario gancio cielo. Questa estate ho seguito le Olimpiadi di Parigi e il trionfo degli Stati Uniti».
Ti ispiri a qualche giocatore in particolare?
«Kevin Durant è il mio giocatore preferito. Ammiro tanto la sua passione per lo sport e la sua grinta».
Parlando di grandi giocatori, l'anno scorso sei stato al torneo di Reggio Emilia ed hai potuto fare il tour legato a Kobe Bryant. Cosa hai provato?
«Al torneo Under 13 di Reggio Emilia ho avuto l'opportunità di conoscere un po’ meglio la storia di Kobe Bryant. Da bambino ha vissuto in quella città ed ha iniziato giocando proprio nelle giovanili della Pall. Reggiana. Durante il tour abbiamo visto la scuola che frequentava e la palestra dove si allenava. Già da ragazzino Kobe era molto determinato e non sprecava mai il suo tempo. Era anche molto bravo a scuola. L’idea che un campione come lui abbia vissuto un’infanzia simile alla mia o a quella di tanti altri ragazzi mi fa riflettere sul fatto che è proprio vero che i sogni si possono realizzare. Poiché questo succeda, però, ci vuole tanto coraggio, impegno, determinazione e volontà».
E tanto sacrificio, anche da parte della famiglia. So che papà, infatti, resta in auto ad aspettarti quando ti accompagna a fare allenamento. E' una cosa molto bella.
«Assolutamente sì. Per questo devo ringraziare la mia famiglia che è sempre al mio fianco».
Ufficio Stampa
Bakery Basket Piacenza
Giovanni Bocciero
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