Missione compiuta per la seconda edizione del Torneo Bakery Minibasket organizzato dalla società biancorossa, capace anche quest’anno di coinvolgere quasi quaranta squadre per un totale di 450 bambini, impegnati sugli otto campi allestiti.

Nessuna classifica finale, solo il piacere di trascorrere l’intera giornata insieme tra partite e pause agli stand gastronomici, perfettamente gestiti dai volontari della famiglia Bakery ed in grado di soddisfare le oltre mille persone accorse durante tutta la manifestazione.

A metà pomeriggio stop alle partite per lasciare spazio alle premiazioni di tutti i partecipanti, lasciando la parola alle autorità accorse.
«Una giornata splendida organizzata dalla Bakery, grazie a tutta la squadra che ha lavorato in cucina, sui campi, nell’organizzazione: un applauso a tutti quanti», sono le parole dell’assessore allo sport Cavalli. «La città di Piacenza, con grande orgoglio, può dire di avere delle vere e proprie eccellenze a livello sportivo, Bakery ne è parte e l’auspicio mio e di tutto il Comune è che possa ritornare in Serie A2».

In seguito a prendere la parola è Antonio Galli, delegato provinciale FIP: «Ancora una volta sono stato invitato da una grande società di pallacanestro, ringrazio il presidente Marco Beccari, che con il suo impegno nel basket ci onora. Come ha detto l’assessore Piacenza sta offrendo un grande spettacolo cestistico. Lo vediamo nei palazzetti, sui giornali, sulle televisioni. L’auspicio è quello di vedere presto la Bakery tornare in Serie A2: siamo davanti alla società che, nella provincia di Piacenza, ha il maggior numero di iscritti minibasket».

Nel tardo pomeriggio si è disputata la partita tra Genitori e Figli. Due tempi da venti minuti e cambi frequenti per dare a tutti la possibilità di essere in campo: al termine della sfida il tabellone ha decretato la vittoria della squadra dei genitori per 41-35, ma a vincere e festeggiare sono stati tutti i protagonisti con la cena di chiusura della stagione sportiva 2018/2019.

Le foto della giornata, a cura di Alessandro Beltramini: click